Africa Eco Race con Motor Bike Expo
Jean Louis Schlesser sceglie Verona per svelare le sorprese dell’AFRICA ECO RACE 2020. Tanti i piloti italiani pronti al Via!
Verona – Chi si aspettava la tradizionale presentazione di una competizione internazionale, ieri sera al Palazzo della Gran Guardia a Verona, è sicuramente rimasto sorpreso. Perchè Motor Bike Expo per questa Anteprima Mondiale dell’Africa Eco Race 2020 ha organizzato le cose in grande, sottolineando il rapporto di collaborazione che da due anni unisce MBE ad AER in un clima di amicizia e scambio, di solidarietà e condivisione degli stessi ideali e dello spirito che alimenta da sempre entrambe le manifestazioni. E Jean Louis Schlesser grande campione automobilistico da dieci anni patron di AER ha voluto ricambiare snocciolando una serie di novità che hanno sorpreso non poco gli oltre 100 presenti.
Il pilota francese, letteralmente estasiato insieme al suo staff per la location, ha raccontato quanto l’Italia significhi per la sua gara e non a caso ha scelto il nostro Paese per la sua prima presentazione della 12ª edizione.
Al suo fianco Francesco Agnoletto, organizzatore e ideatore di Motor Bike Expo assieme a Paola Somma, che a Verona radunano oltre 170.000 appassionati per quella che è la manifestazione di “moto speciali” più importante del pianeta.
Al Palazzo della Gran Guardia stupisce la numerosa partecipazione di Campioni italiani in quello che si è rivelato un partere ricco di nomi del calibro di Franco Picco e Alessandro Botturi (entrambi portabandiera di MBE), Simone Agazzi, Valdimiro Brezzi, Roberto Camporese, Paolo Caprioni, Fabrizio Carcano, Stefano Chiussi, i gemelli De Lorenzo (Aldo e Dario), Nicola Dutto, Stefano Rossi, solo per citarne alcuni…
Inoltre, si sono visti piloti d’altri tempi come Alessandro “Ciro” De Petri, Giacomo Vismara ed appasisonati come Franco Acerbis.
L’Italia dei rally, insomma, non si è fatta attendere.
Perché ECO? “Pochi spostamenti in auto, poco inquinamento, pochi consumi e sprechi, i 4×4 dell’organizzazione sono alimentati a energia solare e abbiamo inserito anche tre categorie chiamate Nuove Energie che si dividono rispettivamente in: Elettrico, Bio Gas e Idrogeno.” risponde convinto Jean Louis Esser, forte anche di un concreto sostegno all’economia locale attraverso la piantumazione di nuovi alberi lungo il percorso del rally.
Le maggiori novità dell’edizione 2020 di AER:
“Sapete tutti che nel 2020 la AER sarà la prima prova della Coppa del Mondo FIA Rallyes Tout Terrain ma al momento sono in trattativa con la Federazione. Non voglio che la nostra gara perda la sua natura, non voglio che si creino comportamenti diversi verso gli ufficiali, non voglio che i team più blasonati soppiantino i privati”. Argomenta Schlesser che ha presentato alla Fia una serie di richieste davvero rivoluzionarie: piloti prioritari primi solo nell’ordine di partenza della prima tappa e poi mescolati insieme agli altri a seconda della posizione di arrivo a fine tappa in tutte le altre partenze. Regolamenti e trattamenti identici per tutti gli equipaggi in gara: “Non voglio che, come accade in altre competizioni, si crei una frattura fra i team in gara. L’Africa Eco Race è nata con uno scopo ben preciso di umanità, convivialità, amicizia e solidarietà e non voglio perdere nessuna di queste nostre caratteristiche”, ed è a questo punto che il francese sgancia la bomba: “Se la Fia accetterà queste nostre richieste, e sarebbe la prima volta che un organizzatore riesce ad ottenere tutto questo, bene, altrimenti rifiuteremo garbatamente la validità per la Coppa del Mondo e non faremo parte del loro calendario 2020” ed è a questo punto che dalla platea l’applauso è partito spontaneamente, da parte di tutti quei piloti che hanno già corso altre gare e sanno cosa significhi sentirsi piloti di Serie B.
Parlando ancora della gara che si svolge Sulle Tracce di Thierry Sabine Schlesser ha annunciato nuovi bivacchi, per esempio in Marocco e almeno un paio di nuove tappe in Mauritania “Ma non posso dirvi di più perchè stiamo ancora lavorando su molti aspetti organizzativi e non”. La domanda da parte dei numerosi giornalisti presenti legata all’aspetto ECO della competizione è stata una delle più gettonate ieri sera: “Quando dieci anni fa proposi di aggiungere la parola Eco alla nostra gara mi attaccarono tutti: colleghi, piloti, amici, giornalisti, persino il mio staff. Mi dissero che ero un pazzo perchè lo sport motoristico non può convivere con l’ecologia. Oggi si sono tutti ricreduti e hanno capito che stavo solo precorrendo i tempi. Eco per noi ha un significato importante e da quest’anno saremo affiancati nella nostra organizzazione dall’associazione Amade Mondiale, fondata dalla Principessa Grace di Monaco nel 1963”. Una parte delle iscrizioni di ogni pilota, di ogni equipaggio assistenza, di ogni persona presente alla gara e una parte degli introiti degli sponsor sarà devoluta a questa grandissima No profit che si dedica alla protezione dell’infanzia in tutto il mondo.
Sul palco sono poi saliti in successione Franco Picco, corrispondente italiano insieme a Motor Bike Expo per la gara, Alessandro Botturi, vincitore dell’edizione 2019, Stefano Rossi – in gara con la sua Nissan Patrol nelle ultime due edizioni – e Paolo Caprioni, paladino delle bicilindriche.
Un brindisi alla dodicesima edizione della competizione che partendo da Montecarlo attraverserà poi Marocco, Mauritania e Senegal fino a concludersi sulle rive del Lago Rosa, dal 5 al 19 gennaio, ha concluso la bellissima serata veronese.
I prossimi appuntamenti da fissare in calendario:
- 21 giugno a Montecarlo, nel bellissimo Lo Stars’N’Bars,
noto covo di cimeli motoristici, per la seconda tappa di presentazione. - 5 gennaio partenza Africa Eco Race, Montecarlo
- 16/19 gennaio Motor Bike Expo, Verona