CIV Mugello 2024: Pirro Campione Italiano per la 10ª volta
Una domenica di alti e bassi al Round 5 del CIV 2024: tra sorpassi audaci, penalità e sogni mondiali
Nel fine settimana appena trascorso, si è svolto il Round 5 del CIV 2024 al Mugello. Dalla classifica, si evince subito che Michele Pirro è diventato Campione Italiano per la 10ª volta. Ma nel corso del weekend è successo di tutto.
Veloci come il vento
Il Mugello è la pista più veloce di tutto il campionato. Con il rettilineo di 1,149 km, permette alle SBK di superare agilmente i 310 km/h. Il tenace Alessandro Delbianco ha 27 punti di ritardo da Michele Pirro, e con ancora 100 punti da assegnare, tutto è ancora possibile. In qualifica si rivela il più veloce, conquistando la pole position con un tempo di 1:50.223. In Gara 1, Michele Pirro parte meglio di lui e, mentre Delbianco fa del suo meglio per restargli attaccato (e magari superarlo), un sassolino buca il radiatore della sua Yamaha R1. Sotto il cocente sole di fine estate, il motore va in ebollizione, costringendolo al ritiro. Poiché Michele vincerà Gara 1, in Gara 2 si partirà con uno svantaggio di 52 punti su 75 ancora disponibili.
Non è finita finché…
Al via, Luca Bernardi scatta bene, come in Gara 1, portandosi in testa al gruppetto. Oggi vincerà Gara 2, ma gli addetti ai lavori si focalizzeranno su altro. Alessandro Delbianco, il suo compagno di squadra Riccardo Russo e Michele Pirro ingaggiano una lotta a tre. Nel misto, Delbianco è il più veloce, ma sul rettilineo la sua Yamaha R1 non riesce a mantenere la scia della Ducati Panigale V4R di Michele Pirro, costringendolo a recuperare tutto in staccata e nei cambi di direzione.
Ma il suo compagno di squadra oggi è in gran forma. Tra i due alfieri del team DMR Yamaha scatta una lotta fratricida. Ogni volta che Delbianco lo attacca per cercare di riprendere Bernardi, Russo ribatte aggressivamente, finché non si arriva all’ultima curva, la Bucine.
50/50
Riccardo Russo ritarda la frenata il più possibile. A centro curva va larghissimo per poter spigolare, raddrizzare prima la moto e lanciarsi al meglio sul rettilineo. Ma nello spazio lasciato libero, si infila Alessandro Delbianco. Essendo entrato più stretto, uscirà più largo, intercettando la linea del rivale.
Alex chiuderà al 2º posto dietro Luca Bernardi e davanti a Michele Pirro. Ora ha 48 punti di svantaggio su 50 ancora disponibili. Il campionato è ancora aperto e si deciderà nelle due manche dell’ultimo Round a Imola. Giusto?
Danno e beffa
La Direzione Gara ritiene che Alessandro Delbianco abbia compiuto una manovra troppo aggressiva ai danni del suo avversario e lo penalizza di una posizione a favore di Michele Pirro. Grazie a questa decisione, il 9 volte Campione Italiano porta il suo vantaggio a 56 punti, estromettendo aritmeticamente il suo rivale dalla lotta al titolo. Michele Pirro è dunque Campione Italiano per la 10ª volta.
La chiaroscura domenica di settembre al Mugello si chiude tra penalità, polemiche e recriminazioni. Un uomo di 38 anni, padre di famiglia, è Campione Italiano SBK. Un ragazzo di 27 anni che ha lottato per un titolo nazionale con una moto inferiore, il prossimo anno andrà nel WorldSBK. E a vincere la gara è stato un 2 volte Campione Italiano (WorldSSP 300 e 600) in sella a una moto datata.
Secondi e contorni
Oltre a questa lotta per il podio, ci sono diversi protagonisti meritevoli di attenzione. I piloti Honda Luca Vitali e Simone Saltarelli beneficiano di una CBR1000RR-R Fireblade con un motore potentissimo in alto, ma molto nervosa a livello ciclistico e con un’elettronica problematica. La gestione da parte di un team privato crea occasionalmente qualche lacuna.
Un applauso a Kevin Manfredi. Unico pilota alla guida di una Suzuki, in qualifica accusa quasi 3 secondi di ritardo. Solo sul rettilineo, soffre un distacco dai 20 ai 25 km/h rispetto ai rivali più rapidi. Ma non si dà per vinto. Nel misto stretto, guida con grande precisione e chiude Gara 1 in 9ª posizione. Un mezzo miracolo.