MotoGP 2024 GP d’Olanda: Dominio totale di Bagnaia ad Assen
Bagnaia domina ottenendo pole, vittoria sia nella Sprint Race che nella gara lunga e giri veloci. Più di così…
Dichiarazione d’intenti
Pecco Bagnaia ha il n° 1 sul cupolino ed intende ribadirlo sin dalle FP1. Togliamoci il pensiero della vittoria, partito in entrambe le manche dalla pole position, domina dallo spegnimento del semaforo alla bandiera a scacchi. Non ce n’è per nessuno. Neppure per Jorge Martin che in entrambe le gare prova a mordere la coda del rivale ma senza successo.
Tutta un’altra vita
Dietro invece, succede di tutto. C’è una lotta che vede impegnato Marc Marquez contro Maverick Vinales. Ducati contro Aprilia; inserimento in curva contro uscita. Guida al limite contro aggressività misurata. Il catalano in forza al team Gresini aggredisce troppo il cordolo di Curva 2 e cade, ponendo fine alla sua gara. Vinales conquisterà il podio.
Cadrà anche il suo team mate Aleix Espargaro ad oltre 200 km/h. Lanciato per aria a quella velocità, poteva andargli ben peggio di un mesto unfit per la gara di Domenica. Niente di emozionante, vero? Ma è solo la Sprint Race.
Calma piatta
Abbiamo detto: Pecco Bagnaia primo e Jorge Martin secondo. Dietro di loro, una lotta forsennata tra: Maverick Vinales, Marc Marquez e Fabio Di Giannantonio. Alla prima curva, Alex Rins cade di highside, fratturandosi il polso destro. Marco Bezzecchi romperà il motore della sua Ducati nelle prime tornate.
I 3 aspiranti al podio lottano senza complimenti. Marquez sembra averne più del Diggia, ma non accenna a superarlo. Questa incertezza aiuta Maverick Vinales a riavvicinarsi. Sembra una corsa di ciclismo in cui nessuno vuole tirare davvero. Dopo la gara scopriremo il perché.
Mentre tutto scorre
Da dietro, zitto zitto, arriva Enea Bastianini. In una MotoGP così satura di tecnicismo ed avara di estro, Bestia mette a segno un colpo magistrale. Arrivato alle spalle di Maverick Vinales, lo infila con una precisione chirurgica all’ultima chicane. L’ultimo gradino del podio è il suo. E anche oggi, 3 Ducati Desmosedici GP24 sul podio. Dopo, gli altri.
Marc Marquez approfitta di un largo di Maverick Vinales per infilarlo all’ultimo giro. Ma dopo la bandiera a scacchi verrà penalizzato di ben 16” per una pressione troppo bassa degli pneumatici. Ecco spiegata la sua “indolenza” in gara.
Mancate
Mancano quelle gare avvincenti in cui la vittoria è una torta a cui molti possono ambire. Quelle gare in cui le moto sobbalzano scomposte perché il pilota sta chiedendo loro più di quanto possano fare (oggi sobbalzano i muscoli dei piloti). Manca quello spettacolo e quell’adrenalina che si ha quando la vicinanza in gara rispecchia la realtà. Non lo “spirito di conservazione”.
E non c’è mica da guardare troppo indietro. La gara di Assen 2018 è stata tra le più combattute della storia delle 4 tempi.