WorldSBK 2024 Donington: Il riassunto del weekend
Razgatlioglu inarrestabile: Tris di vittorie a Donington Park
Nell’ultimo fine settimana, il WorldSBK 2024 ha fatto tappa sul circuito inglese di Donington. Una pista vecchio stile che ci ha deliziato con i piloti di oggi. E di ieri.
Come lui non c’è nessuno
Sin dal primo turno di prove, ci rendiamo conto di quanto affermato nei nostri pronostici. Su questa pista, Toprak Razgatlioglu è imbattibile. Così era sulla Yamaha e così è sulla BMW. Vince tutte e tre le manche con ampio margine sugli avversari. Interessante notare come, diversamente da come vediamo spesso, su questa pista il turco guidi leggermente più pulito, meno “impiccato”. Segno evidente che non stava forzando.
Ma dietro cos’è successo? In Gara 1, parte il plotone di Ducati, Yamaha e…BMW. Oltre all’indiscusso Toprak, anche Scott Redding è della partita. Avevamo menzionato un suo possibile exploit, dato che sul questa pista, il 31enne ha fatto i solchi.
E invece no!
Le Ducati fanno fatica ad emergere. Nicolò Bulega ha una staccata profonda ma composta; in compenso, Scott Redding entra in curva velocissimo ed usa la sua posizione molto aggressiva in sella per far voltare la sua BMW di gas. Alla fine, si ritirerà per un problema tecnico.
Ma ecco che da dietro arriva un ospite neanche troppo atteso, che quest’anno si fa vedere spesso: Alex Lowes. Grazie alle concessioni, la sua Kawasaki ritrova qualche giro motore in alto ed anche sui brevi rettilinei di Donington si fa rispettare. Finisce una prima manche relativamente noiosa.
Ma cosa vi succede?
Alla partenza della Superpole Race, sono invece tutti pazzi, più spericolati che mai. Sorpassi, contro-sorpassi, soprattutto nella velocissima prima parte, caratterizzata da curvoni di 4° piena sia in discesa che in salita. Interessante notare come affrontino la S Fogarty.
Scott Redding salta su tutti i cordoli ed entra fortissimo, ma perde in accelerazione; un po’ meno impetuoso Alex Lowes, che prepara bene l’uscita ed infatti sorprende anche le Ducati. Ecco, proprio le Ducati.
Sottotono
Le Ducati qui a Donington Park non si sono viste un granché. Danilo Petrucci ha tenuto brillantemente il passo di Jonathan Rea. Nicolò Bulega ha più volte provato anche solo ad avvicinare Toprak Razgatlioglu, ma senza successo. Infine, Alvaro Bautista ancora indietro. Come spesso sottolineato anche dagli addetti ai lavori, la sua tenacia è la stessa di quando correva nella Classe 250 contro Simoncelli e Barbera.
Ma per un motivo od un altro, non riesce a concretizzare questa fame in successi, come negli anni passati. Mentre invece, grazie a questa fame, qualcuno sta risalendo pian piano la corrente.
Su la testa!
Questo qualcuno si chiama Jonathan Rea. Approdato ad inizio anno in Yamaha, sta incontrando molte più difficoltà del previsto. Il tutto mentre Andrea Locatelli sta andando piuttosto bene. Benissimo: in questo turbine di difficoltà esce comunque fuori qualcosa. Il cupolino con il numero 65 del 6 volte Campione del Mondo. Il podio della Superpole Race è suo.
Malissimo la Honda. Le CBR1000RR-R Fireblade di Iker Lecuona e Xavi Vierge non riescono ad agguantare neppure la Top10. Il 13° posto dello spagnolo è il generoso frutto del ritiro di Andrea Iannone.
Il pilota di Vasto (CH) si ritira prematuramente a causa del dolore al braccio. Si chiama sindrome compartimentale: un affaticamento alle braccia che impedisce di controllare adeguatamente la rotazione della manopola del gas. Con 250 cv sotto il sedere, non è una sensazione piacevole.