WorldSBK Portimão 2024: Toprak Razgatlıoğlu trionfa senza rivali
Il pilota turco domina tutte le gare dell’Algarve, mentre Danilo Petrucci ritrova la grinta.
Nel weekend appena concluso, il WorldSBK 2024 ha fatto tappa a Portimão. Sul tracciato dell’Algarve, Toprak Razgatlıoğlu ha dominato tutte e tre le gare.
Danilo Petrucci in grande forma
Se nelle prove un ritrovato Danilo Petrucci e una BMW un po’ capricciosa sembravano promettere suspense, appena il semaforo si spegne, le cose si confermano come previsto. Oggi Toprak sembra spento, depotenziato: non si vede la sua solita staccata profonda, e la sua M 1000 RR appare meno potente rispetto alle moto della concorrenza, in particolare la Ducati di Danilo Petrucci. Oggi “Petrux” ha ritrovato la grinta, la velocità in curva e la determinazione che aveva ai tempi della Yamaha R6 Cup, quando doveva recuperare in curva ciò che perdeva sul rettilineo. Toprak gestisce la gara a modo suo e, quando gli avversari sembrano crederci, prende il largo. Gara 1 è sua.
La Superpole Race: si parte con Toprak
La Superpole Race aggiunge un po’ di pepe alla competizione. C’è un Alex Lowes brillante, che porta la sua Kawasaki oltre i limiti strutturali che la affliggono da anni. La scuola BSB non mente. Anche Axel Bassani, come previsto, si mantiene vicino alla Top 10. Ma quando qualcuno sembra già pronto a festeggiare, ecco che Toprak si porta di nuovo in testa e vince un’altra gara. Tuttavia, qualcosa continua a non andare come dovrebbe.
Nein!
In Gara 2, nonostante la classe del turco, le acque si muovono. Quelle rosse di Borgo Panigale, dove vengono prodotte le Ducati di Bulega e Bautista. Quest’ultimo ritrova la sua guida fluida e precisa, risultando cronometricamente veloce.
A suon di giri record, Bautista si mette a inseguire Toprak Razgatlıoğlu. Come Jorge Lorenzo ai tempi della Ducati, non ha la staccata più profonda, ma una percorrenza fluida e una grande trazione. Tuttavia, alla Curva 5, cade. Dopo aver frenato con forza e impostato una traiettoria larga per essere il più scorrevole possibile, si trova a dover evitare Toprak, che vince un’altra gara.
Toprak guida in economia?
La questione non riguarda tanto le vittorie quanto il suo stile di guida. Se un tempo doveva forzare le staccate e sfruttare ogni centimetro della pista fino agli air-fence per compensare la mancanza di potenza del motore, oggi gira stretto. Si lascia margine… per quando arrivano gli avversari. Finora, è capitato soprattutto a Bautista.
Speriamo che questa versione risulti più chiara e fluida.