Hot Rod e Custom Cars: alla scoperta degli USA a quattro ruote
Anche gli appassionati d’auto possono trovare pane per i loro denti a Motor Bike Expo. Nella sua narrazione della cultura della personalizzazione, il Custom District presenta una bella schiera di hot rod, le auto da accelerazione costruite nel secondo Dopoguerra dai giovani americani che non disponevano di ampie disponibilità economiche. Le macchine spogliate di tutto il superfluo erano spinte generalmente da grossi motori V8 , per andare a tutto gas sull’asfalto o nei deserti.
Nel segno della tradizione, il ’50 Brothers Car Clubs ha ideato un allestimento in tema, con tanto di superficie di sabbia su cui hanno posizionato diversi hot rod con propulsori made in USA negli anni 20 e 30. Spiccano la Ford French Head del ’34 con motore volumetrico da 4.700 cc; e una Ford Model A da 3.900 cc datata 1930, entrambe in stile Hot rod traditional.
Molto variegato il poker d’auto presentato dal Rumblers Car Club: una Nash sedan del ’30 con compressore volumetrico, una Chevrolet ’49 custom con tetto abbassato, una Plymouth Fury “Christine” del ’58 custom e una Thunderbird ’61 in puro stile Sixties.