CIV 2024, dominio di Michele Pirro a Vallelunga
Appuntamento al Mugello dal 22 al 23 giugno, per il terzo round del Campionato Italiano Velocità.
Il CIV 2024 arriva a Vallelunga
Il tracciato laziale è sempre divertente. Vuoi per le tante leggende che lo avvolgono, vuoi per l’alternanza fra punti velocissimi da pelo e zone molto tortuose che mettono in difficoltà i tecnici. È il contesto perfetto in cui possono emergere gli outsider, altrimenti condannati all’oblio. Alessandro Delbianco conquista la pole position mettendo insieme un giro ad effetto. Dietro di lui, troviamo l’inossidabile Michele Pirro. Immaginate già cosa sta per succedere, vero?
Il diavolo e l’acquasanta
Non sta a noi giudicare chi sia l’uno e chi sia l’altro. Fatto sta che al via, sono loro due ad andar via. La pulizia del collaudatore Ducati, perennemente cucito al cordolo, contro l’aggressività del pilota Yamaha, sempre a caccia di centimetri per seviziare la sua R1. I due vanno via e fanno il vuoto dietro di loro. Ma ecco che arriva la bandiera rossa. Alberto Butti cade per un highside alla Campagnano ed i piloti tornano ai box. Nuova partenza, tutto da rifare. Molti mettono una gomma nuova tranne Delbianco. Penalizzato anche Simone Saltarelli da un problema tecnico. Non ripartirà più.
Antico testamento e Nuovo testamento
Delbianco fa fatica per via della gomma usurata. Mentre invece ne approfitta Luca Bernardi per sopravanzarlo. E lì davanti, inaspettatamente, non c’è Michele Pirro bensì il rookie Roberto Mercandelli. Merca sta andando forte, questa Ducati gli piace e, come dirà lui stesso a fine gara, il team lo supporta a dovere. Oh, sta comodamente davanti.
Ma dietro, silente come un temporale, Michele Pirro gli sta recuperando terreno. Alla guida da 600 del rivale, il 9 volte Campione Italiano risponde con delle staccate che non siamo abituati a vedergli fare. Arrivati all’ultimo giro, Roberto ci sta credendo, ma Michele lo infila nel cambio di direzione della Esse. Gli impedisce di aprire il gas, andando ad occupare la sua linea. In pochi parole, vince d’esperienza.
Stessa cosa farà Alessandro Delbianco contro Luca Bernardi al Tornantino. L’usura delle gomme ha influenzato il rendimento di tutti.
Secondo e contorno
Gara 2 è una manche complessivamente molto più prevedibile. Quasi noiosa. Michele Pirro parte e resta in testa alla gara. Vederlo guidare è una lezione di motociclismo: traiettorie strette e cucite al cordolo, millimetricamente rispettate giro dopo giro; posizione in sella composta e rilassata; movimenti fluidi, lenti e calibrati. Sembra stia andando piano ed invece fa il vuoto dietro di se. Nel frattempo, Alessandro Delbianco e Samuele Cavalieri si ingarellano. Ma la foga non vorrà bene al romagnolo del team Yamaha DMR. Incapperà in una scivolata che, in ottica campionato, gli darà non pochi grattacapi. Anche se, con un Michele Pirro così in forma e superiore, resta francamente superiore e difficile da battere da parte di chiunque.