MotoGP Aragón 2024: Marc Marquez torna alla vittoria dopo 1043 giorni!
Il campione spagnolo domina Sprint e Gara, ma un contatto tra Alex Marquez e Pecco Bagnaia rovina il weekend per Ducati
Lo scorso fine settimana, la MotoGP 2024 ha fatto tappa ad Aragon. Marc Marquez è tornato al successo dopo oltre 1.000 giorni di digiuno, vincendo la Sprint Race. Ha concesso il bis in gara, dove però è avvenuto un disastro.
Race con grande Sprint
Nelle prime due sessioni di prova, Marc Marquez è stato imprendibile. La pole position è sua, con quasi un secondo di vantaggio. Anche le altre Ducati si sono dimostrate brillanti, tranne quella di Pecco Bagnaia. Nella Sprint Race, i piloti sono partiti come lanciati da una fionda. Aleix Espargaro ha mancato il punto di staccata, finendo addosso a Marco Bezzecchi. La gara dello spagnolo di Aprilia è terminata alla prima curva.
Marc Marquez ha iniziato a costruire, mattone su mattone, una fuga solitaria, che si è conclusa con un vantaggio di quasi 4 secondi. La sua guida estrema del passato, fatta di derapate e cambi di direzione repentini, è un lontano ricordo. Ora punta molto sulla velocità in ingresso e sulla percorrenza a centro curva. Dopo 1.043 giorni di digiuno, è tornato alla vittoria.
Briciole
Jorge Martin e Pedro Acosta sono arrivati sul podio. Le loro guide estreme e aggressive sono spettacolari da vedere. Dietro, Pecco Bagnaia è stato ancor più in difficoltà rispetto alle prove (scoprirà che la sua gomma anteriore era leggermente difettosa). Tuttavia, ha ingaggiato una battaglia con Fabio Quartararo, che ci ha fatto rivivere le bagarre del biennio 2021-2022, quando i due si sono contesi il titolo mondiale.
Sul rettilineo, la superiorità di trazione della Ducati si è tradotta in un vantaggio macroscopico. Nel raccordo tra Curva 16 e 17, nel quale si percorrono molti metri in piega tra i 130 e i 140 km/h in terza marcia, il gran telaio della Yamaha M1 si è fatto ancora valere. La scorrevolezza di Fabio Quartararo ha fatto il resto.
Curva 12 e 13
In gara, Marc Marquez è ripartito e ha rifatto il vuoto esattamente come nella Sprint Race. Seconda vittoria in sella alla Ducati. Alle sue spalle, Jorge Martin e un ritrovato Pedro Acosta, che inizia a sentire il profumo della prima vittoria in MotoGP.
Dietro di loro, Pecco Bagnaia inseguiva Alex Marquez. Se il primo aveva una moto molto legnosa, il secondo, complice un setup molto sostenuto sull’avantreno, faceva fatica a frenare. Questo è accaduto tra Curva 12 e 13. In Curva 12 si arriva in quinta marcia a oltre 270 km/h. Si scalano tre marce e si affronta una curva in contropendenza a meno di 100 km/h. A questo punto, i piloti hanno due possibilità: restare al centro pista, per fare meno strada nel cambio di direzione verso la 13, oppure sfruttare tutta la pista per far scorrere la moto. Alex Marquez è arrivato larghissimo.
Crash Control Point
In Curva 12, il catalano è andato larghissimo. È rientrato in pista ma, in quell’esatto momento, ha incrociato una Ducati rossa – con il n°1 – che lo ha centrato in pieno. Per entrambi, la gara è finita.
Pecco Bagnaia è rimasto molto più stretto e, quando è andato a inserire in Curva 13, ha chiuso su Alex Marquez, il quale non poteva certo vederlo, poiché Curva 13 è a destra e Pecco arrivava da sinistra. Allora è tutta colpa di Pecco? Non banalizzerei. Piuttosto, calcoliamo insieme.
La cosiddetta Curva 13 si percorre a una velocità di 145-150 km/h, che tradotti in fisica corrispondono a circa 40 m/s. Supponiamo un tempo di reazione convenzionale di anche solo 2 decimi di secondo. Bene, mentre Pecco processava le informazioni e archiviava il dato, aveva già percorso 8 metri. Come poteva evitare il contatto con un pilota che gli stava a meno di mezzo metro?
Inoltre, anche se ci fossero state le tempistiche, cosa avrebbe potuto fare? Frenare? O peggio, chiudere il gas sulle asperità del tracciato di Aragon, scaricando l’avantreno? Oppure accelerare e andare larghissimo, rischiando di fare peggio? Un incidente di gara sfortunato che, fortunatamente, si è concluso senza conseguenze.