Bagnaia trionfa a Jerez: duello epico con Marquez
Emozioni e colpi di scena sulla pista andalusa
Molto più Sprint che Race
Dopo una pole di Marc Marquez su asfalto bagnato, parte una delle gare più ricche di colpi di scena. Almeno finora. Nelle prime battute, i piloti sono pieni di energia e da qualche parte devono farla sfogare. Da segnalare la caduta di Pecco Bagnaia che, infilato da Brad Binder viene portato largo e, nel rientrare, intercetta la traiettoria di Marco Bezzecchi. Nessuna colpa evidente, solo uno sfortunato incidente di gara. La davanti, sta succedendo di tutto. Jorge Martin sfrutta la sua guida estrema per mettere la moto esattamente dove vuole e come vuole. E’ colui che meglio combina la staccata, l’ingresso in curva, la percorrenza a centro curva e l’uscita sui rettilinei. Sulla lunga distanza, la sua scelta pagherà.
Tutti giù per terra
Anche perché cadono tutti: cade Marc Marquez; cade Fabio Di Giannantonio; cade Johann Zarco; cade Maverick Vinales; cade Enea Bastianini. Possibile che si siano messi in testa di rischiare la pelle tutti insieme? Sull’asfalto dev’esserci qualcosa che fa scivolare i piloti. L’arcano non verrà mai svelato e a noi resterà un punto interrogativo, più piegato dei prototipi che abbiamo visto correre in questo weekend. Ma c’è una sorpresa. Nella lotta per il podio, tra i piloti rimasti, ci sono Fabio Quartararo ed una wildcard di nome Dani Pedrosa su una KTM che ha sviluppato e cresciuto. Il francese di Yamaha la spunterà sul traguardo, ma eccedendo i limiti della pista; il 3° gradino del podio andrà inaspettatamente al catalano. 38 anni sul podio.
Oggi non si scherza più
In gara, i punti raddoppiano; l’ansia da prestazione e la pressione per un buon risultato anche. Come ieri, Jorge Martin parte e va davanti. Peccato che arrivi in curva 6 leggermente scomposto e, frenando, carica eccessivamente la forcella. A terra e…strada spianata per Pecco Bagnaia.
Nel frattempo, alle sue spalle, Marc Marquez e Marco Bezzecchi ingaggiano un duello relativamente combattuto. Mentre l’italiano sta tirando al limite, il catalano è in controllo. Andrà avanti e si mette in testa di riacciuffare Pecco Bagnaia. Ci pensi ad un finale di gara in volata tra quei due? L’ingegner Dall’Igna ci pensa e…continua a modellare il suo pizzetto.
Ce l’avevo quasi fatta
Marc guadagna la coda di Pecco e tra i due nasce una spontanea comparazione. L’italiano è più stabile in frenata (un po’ per le sue spalle basse e forse anche per un setting che valorizza i suoi punti di forza); lo spagnolo entra più forte in curva, pur riuscendo a spigolare meno ed uscendo più piano dalle curve (un po’ come al suo solito). L’elastico culmina nel contatto a pochi giri dalla fine. In uscita dalla curva 8, Marc è più rapido e va a coprire con le sue ruote la traiettoria ideale di Pecco.
Il piemontese intuisce il tranello ed applica la sua contromossa. Esce meglio, incrocia la traiettoria e torna davanti. Altri tentativi ce ne saranno ma tutti a vuoto. Oggi Pecco Bagnaia batte Marc Marquez. E lo fa con l’autorità che si conviene ad un Campione del Mondo.
Niente resta com’è
Dietro di loro c’è un sottobosco di sorpassi, bagarre e lotte per la sopravvivenza, i cui effetti si vedranno nei mesi a venire. Non se ne abbiano, ma i protagonisti oggi sono stati due. Ed entrambi alla guida di una Ducati.
Unica digressione, la caduta di Aleix Espargaro che colpisce l’incolpevole Johann Zarco. Che stia davvero valutando il ritiro? Presto per dirlo. Che si stia per liberare un Aprilia per Jorge Martin? Eh, già più possibile.
Stay tuned