Lo stand di Motor Bike Expo protagonista al Vespa World Days 2024
Scooterismo.it ci accompagna all’evento di Pontedera: uno spettacolo mondiale firmato Vespa
Vespa. Un nome che solo pronunciandolo in giro per gli angoli più reconditi del globo viene sempre e comunque identificato come il marchio capace di rimettere in moto interi Paesi. Ed è proprio a Pontedera, quartier generale dove hanno visto la luce quasi tutti e 19 milioni di esemplari prodotti che è andato in scena il Vespa World Days 2024. Numeri da capogiro, ancora da quantificare esattamente, per un evento che per l’ennesima volta mette in luce il “Vespismo” e tutti i suoi protagonisti. L’occasione è ghiotta, vista anche la vicinanza con Siena, per fare qualcosa di bello e partecipare con uno stand di Scooterismo.it straordinario, organizzato in collaborazione con il Motor Bike Expo di Verona, svelando alcune novità e adoperandosi per le prime selezioni degli scooter e dei personaggi più interessanti per l’edizione 2025 del Distretto Ruote Piccole
Scopri a questo LINK l’edizione 2024 del Distretto Ruote Piccole.
Di certo un evento fuori da ogni schema e dogma stilistico questo Vespa World Days 2024. Se pensavate di trovare solo gli Scooterboys più impetuosi e selezioni musicali rare e inerenti alle subculture del panorama scooter di certo questa gigantesca kermesse non faceva per voi. Decine di migliaia i Vespisti intervenuti, rappresentando circa 60 nazioni! Lo scambio continuo di fasce, adesivi e gadget tra membri di delegazioni agli antipodi e le promesse di trovarsi in quello o l’altro paese, sono comburente fondamentale per il Vespismo ed il plauso è tutto ai partecipanti! Senza di loro tutto questo non sarebbe mai stato e mai sarà possibile.
E allora via tra decine e decine di Smallframe tamarrate, con motori che cantano cattivi e che lasciano quella scia di olio buono ricinato! Pazienza se sono arrivate legate sul carrellino! Erano là, tornate a casa dopo chissà quanti anni, lasciamole cantare come diceva Toto Cutugno! Lo sguardo poi volgeva alle signorine anni 40 o 50, quelle che hanno realmente creato il mito. Vacanze Romane, 98, 125, Messershimdt da guerra e poi ancora Italo-francesine con decalcomanie dal Sestriere chissà quanti anni fà. Una Faro Basso nata e cresciuta a Pontedera, tornata a respirare l’aria di casa dopo decenni, che si ri-incontra col primo proprietario che negli anni 50 l’aveva guidata fino a Capo Nord e ritorno, senza un cofano, perchè lui la ricordava così!
Incanta la meravigliosa Faro Basso del 1953 dell’amico Paul Diamond, adorna di accessori rari d’epoca. Tra I quali una radio funzionante ed un sellino da bambini. Era targata Arezzo e chissà che quel bimbo non fosse disperso tra il pubblico e avesse per un attimo ricordato I suoi capricci per un gelato negato nelle lunghe estati del boom economico.
C’è Luca Coriani di Vespazio, un autentico Vespa Hunter, che presenta una rarissima Vespa 90SS conservata in tinta Verde Pastello, presa in prestito dalla gamma Gtr, della quale si conoscono solo 2 pezzi nel Mondo. Un intreccio tra Italia, Germania ed Indonesia, che sarà svelato nella puntata dedicata canale YouTube di Scooterismo. Luca indossa per il concorso di eleganza un completo batik tipico di Java ed I flash delle macchine fotografiche sono tutti per lui.
Poi ancora la squadra Francese, tutti indossano costumi da galletti, neanche loro si prendono suldistretto ru serio e scambiano gadget e fasce con Vespisti arrivati da città caotiche del Messico o della Thailandia, che hanno raggiunto quel piccolo infinitesimale punto sull’Atlante che è Pontedera, solo per inseguire una passione con le ruote da 8” o 10” pollici. La grandezza della Vespa è tutta qua. Unire. Senza mezze misure e poco importa se la comunicazione avviene a gesti o mischiando italiano, inglese e dialetti locali.
C’è chi impreca per un guasto e poco dopo si ritrova assistito da qualcun altro che porge un ingranaggio o una centralina per il semplice gusto di farlo e di stare assieme cercando di risolvere un problema. Non importa che sia per tornare verso casa a 500km dal raduno o semplicemente per fare il giro di 25km nelle spettacolari campagne Toscane. Si fà e basta, com’è giusto tra scooteristi! Un altro si aggrega con una birretta ed il tempo scorre veloce e disteso.
Alcuni arrivano dai passi montani dopo aver attraversato Belgio, Francia ed Italia e vengono sorpresi addirittura dalla neve! La loro sarà un’avventura che ricorderanno tutta la vita. “Quella volta che verso il raduno Mondiale della Vespa in Italia trovammo la neve sull’Appennino” sarà un racconto capace di far innamorare I propri figli e nipoti.
Per il Village si aggirano personaggi con goffi costumi da api e vespe, fianco a fianco con scooterboys Tedeschi con le giacche strapiene di toppe e spille, più avanti “ometti” con gli immancabili gilet da pesca. Un melting pot di gente completamente diversa, eppure che rimane in equilibrio sulla stessa faccia della medaglia. La quale riporta il logo esagonale Piaggio.
Lo spettacolo del Vespa World Days 2024 probabilmente sta tutto qui! Il pubblico ha avuto anche la fortuna di poter assistere all’intervista riservata a due leggende come Giancarlo Gori ed Andrea Pinasco. Dal palco principale snocciolano aneddoti e curiosità su come siano riusciti a diventare grandi e soprattutto veloci, con le proprie forze, contribuendo significativamente alla causa vespista, facendo sognare i ragazzi dagli anni 60 in poi con la promessa di trasformare i vespini in autentici missili.
Allo stand in collaborazione con MBE ospitiamo anche viaggiatori seriali, che hanno compiuto o compiranno imprese straordinarie in sella alle proprie Vespa. Abbiamo potuto conoscere finalmente di persona Giuseppina Serra e Mauro Tresoldi, mai domi di macinare asfalto alla loro velocità e con le loro tempistiche, che pianificano con il loro progetto “Vespeggiando con Vespina” di andare a Capo Nord e ritornare in Italia passando dai Balcani, così come se 12.000km fossero pochi. Mentre li intervisto capisco che la luce nei loro occhi non è diversa dalla mia. Cambiano gli argomenti e le priorità, ma alla fine c’è sempre lo scooter, sia esso Vespa o Lambretta.
L’ultimo giorno il nostro stand è dedicato al mondo del Custom, presentando 3 scooter fuori dagli schemi statici. Luca Burlandi Arch. Lab Custom caccia fuori dal cilindro una Vespa 50 Special ed un PX completamente verniciati in stile cartoon, mentre Luca Fonio del Vintage Vespa Garage presenta una Faro Basso ‘53, motorizzata Quattrini 180, e passata sotto le mani di Scabarocchio. Le potrete ammirare sul canale Youtube nelle prossime settimane. Al Vespa World Days 2024 destano realmente scalpore. Saranno state amate o odiate, ma di sicuro non hanno lasciato indifferente nessuno.
L’intero weekend lo passiamo tra il parcheggio ed il nostro stand nel Vespa Village. I nostri compagni di viaggio sono soprattutto I ragazzi di Pinasco, accompagnati da Patrick Adam del CTE Garage, quindi Martin Sticky Round e sua moglie Tracy, il mitico Mamo in sella alla sua spettacolare Vespa 180SS Rossa, Paul Diamond, Luca Coriani, Filippo Pantaleo Clanvespino e, last but not least, Thomas e Cecilia del Motor Bike Expo, senza I quali lo stand non avrebbe funzionato così alla grande.
Vedere circa 14 mila Vespa sfilare all’unisono fà un certo effetto, capace di sbriciolare ogni record esistente legato alle precedenti edizioni. Un serpente di oltre 16 km in grado di ammaliare anche I più scettici. Probabilmente irripetibile. Arriviamo alla fine stanchi ma soddisfatti. La bellezza del Vespa World Days 2024 è proprio racchiusa nella sua estrema diversità. Dove ogni declinazione di Vespismo trova il suo esatto posto sulla scacchiera…. E chissà che non ci vedremo il prossimo anno a Gijon in Spagna! Mai dire mai!
Born Free. Ride Free.